Attività di Roberto / Pratiche Meditative

Meditazione cos'è ... e Meditazione contro Ansia, Depressione e Pensieri Ricorrenti.

Alcune utili indicazioni a chi interessa iniziare a meditare ... e un ripasso per chi la pratica già.

Meditare ... utilizzare una parte del tempo libero per stare un po’ nel Silenzio, o con delle musiche di sottofondo che ci rilassano, preparando un ambiente adatto, tranquillo, purificandolo energeticamente, magari accendendo incensi o vaporizzando degli oli essenziali … possono aiutarci a riconnetterci con noi stessi (connessione verso l'interno) ... piuttosto che essere sempre connessi con tutte le tecnologie a cui siamo abituati (connessione verso l'esterno).

A chi in questo momento, potrebbe interessare come combattere alcuni stati di Ansia, alcuni pensieri ricorrenti, che possono portarci stress e stati di depressione ?
A chi interessa saperne di più, può essere molto utile leggere questo scritto, ma per chi vuole e da solo pensa di non avere sufficiente esperienza per farlo da solo ... sono disponibile a provare a fare un lavoro insieme, in tal caso, potete inviarmi un messaggio, al mio indirizzo di posta elettronica email roberto.mattia.m@alice.it oppure su Messenger di Facebook al mio profilo : Melacarne Roberto Mattia).

Significato della parola Meditare … che equivale a … Curarsi

Meditare, deriva dal verbo latino mederi che significa medicare, misurare e pensare. La radice “med” accomuna le parole medicare e medicina, infatti intende Curare, ma anche Misurare con la Mente, Riflettere, Volgersi nell’animo, ecc..

Ora, quando è un braccio che mi fa male o un qualsiasi altro organo fisico, mi avvalgo di determinate cure, ma quando il malessere è interiore, quando si prova insoddisfazione, rabbia prolungata, ansia, stress, emotività, fragilità ecc.. allora la cura non si trova in farmacia semplicemente perché la malattia non è di natura materiale! È lo spirito che non sta bene, quindi ci vuole una medicina spirituale. Quella va trovata in una visione positiva e amorevole di me stesso.

Ritornando al titolo di questo scritto, in momenti particolari, specie a causa o a seguito di grandi cambiamenti … alcuni pensieri ossessivi, tendono a ripetersi nelle nostre vite come nastri incantati. Traumi irrisolti, impegni mai portati a termine, situazioni che ci hanno fatto soffrire e che, insistentemente, ritornano alla nostra attenzione. Questi pensieri, spesso invasivi, ci impediscono di raggiungere o mantenere il nostro equilibrio, ovvero non ci permettono di vivere nel momento presente. La mente è uno strumento molto potente, ma allo stesso tempo, se non viene gestita in modo ottimale, può procurarci non poche difficoltà. Rimanere continuamente focalizzati su ciò che avremmo voluto fare di diverso nel passato o su ciò che non ci va bene del presente o ancora su ciò che vorremmo nel futuro, ci impedisce di vivere il presente, di accedere ad uno stato di presenza consapevole, in cui la vita scorre da sé. Ti ricordi di quando eri bambino? Di quando semplicemente vivevi il momento? Ridere era naturale. Giocare sulla spiaggia e scoprire il mare, un’avventura meravigliosa. Incontrare nuove persone e subito stringere amicizie durature, anche questa, era una cosa naturale.

Quando si è piccoli, si hanno molte meno sovrastrutture cognitive ed è quindi più semplice vivere il momento per quello che è. Crescendo, tendiamo a perdere quest’attitudine, in genere a causa di molteplici esperienze di sofferenza che ci fanno perdere la nostra innata fiducia in noi stessi, spingendoci a chiuderci. La razionalità è molto importante, ci permette di comprendere meglio le situazioni che viviamo, oltre che produrre moltissimi effetti benefici in diversi campi, tuttavia è limitata. Per vivere veramente l’istante presente non si può pensare. Se stai provando gioia e ci pensi, allora non la stai più provando, stai pensando. E’ intervenuta la mente stessa a classificare ciò che ti stava accadendo.

Se la mente è continuamente afflitta da pensieri ricorrenti, diventa difficile riuscire a vivere il presente e attingere così a quella fonte inesauribile di gioia e soddisfazione, che ciascuno di noi possiede in dote naturale. Il rischio è quello invece di seguire questi pensieri, lasciando che stati interni sempre più pressanti si impossessino di noi, ansia e depressione per primi. Riuscire a controllare la mente è molto importante. Ciò che serve è uno sforzo mirato e continuativo, che ci permetta di trasformare sempre più le nostre tendenze mentali, come ad esempio quella di rimuginare continuamente su ciò che è stato o che sarà. Esistono diverse tecniche utilizzate a questo scopo. La più diffusa e studiata oggi a livello accademico è la Mindfulness o la Pienezza della Consapevolezza Mentale.

Se ti trovi a dover lottare con continui pensieri fissi, prova a iniziare con un po’ di pratica di consapevolezza.

Inizia anche in quest’istante. Trova un posto tranquillo dove non verrai disturbato. Spegni il telefonino ed elimina qualsiasi altra fonte di disturbo. Siediti in una posizione che esprima il tuo intento di essere presente. Chiudi gli occhi. Porta ora la tua attenzione al respiro. Tienila li. Ogni volta che la tua attenzione va altrove, tu riportala sul respiro. Ogni volta che te ne accorgi, riportala li. Non seguire i pensieri o gli stati che affiorano, cerca di essere consapevole ma scegli di rimanere focalizzato solo sul tuo respiro. Pratica quanto più riesci. A molti è capitato di riuscire all’inizio anche solo per pochi secondi. Se anche tu fai fatica, non demordere, vai avanti. Praticare la Mindfulness con regolarità ha degli effetti oggi confermati da migliaia di ricerche. La mente si rasserena, diminuisce l’ansia, si attenua la depressione, il sistema immunitario si rinforza, la concentrazione di neuroni di alcune regioni del cervello cambia. Una pratica costante educa la nostra mente a mantenere l’attenzione su ciò che accade, sul presente, sul respiro che ci lega alla vita. Ci permette di riprendere il controllo e di poter così decidere quali pensieri o stati interni alimentare e quali no. Ma l’obiettivo più grande è quello di sviluppare un’attitudine non giudicante verso ciò che accade, dentro e fuori di noi, riuscendo così a lasciar andare. In fin dei conti, prova a pensarci, a cosa ti è servito continuare a pensare così tanto?


Inoltre quando riusciremo ad allungare i secondi … i minuti … in cui riusciamo a creare la condizione dello “Stato Senza Pensieri”, cominceremo a sperimentare tutto quello di cui abbiamo sempre sentito parlare, o di cui abbiamo letto: uno stato di Quiete, una Calma sempre più duratura, un Pace sempre più profonda, ed un Silenzio che non spaventa ma che è colmo di Informazioni e Consapevolezza di noi stessi. Da qui in poi c’è un Infinità di scoperte e di attività benefiche che possiamo fare sia per noi stessi, che per gli altri.

Chiunque desideri fare l’esperienza di alcune pratiche meditative, potete contattarmi o tramite il mio indirizzo di e-mail roberto.mattia.m@alice.it oppure tramite un messaggio privato su Messenger di Facebook del mio profilo : Melacarne Roberto Mattia, in seguito al quale risponderò appena possibile.

Roberto Melacarne