Alcuni spunti di riflessione verso ... Conosci Te Stesso!

Articolo del 1° Febbraio 2016.


Da alcuni anni, alcune circostanze della vita, mi hanno portato a conoscere molte persone, appartenenti a realtà diverse e distanti, anche geograficamente, ed è stato singolare accorgersi, che era nato un stesso interesse interiore ad approfondire non solo il proprio credo (che per quel che mi riguarda, essendo italiano, per tradizione è stato formato dal Cristianesimo) ma cominciare anche ad apprendere il pensiero di altre varie filosofie spirituali, ed è stato illuminante scoprire i tanti punti in comune …

Pian piano ci si accorge di non appartenere più ad una sola filosofia o ad una sola religione … ma ci si ritrova ad apprezzare tante piccole e grandi verità racchiuse in ognuna di queste. Ci si rende conto ... che il quadro che avevamo sempre davanti ... in realtà era solo una parte.

Inoltre, non si pone più l’attenzione sulle differenze … i cui risultati hanno creato nella storia tanti problemi di divisione, violenza e guerre, e che continuano fino ai giorni nostri, ma si ottengono altre tessere fino a quel momento mancanti che ampliano una visuale destinata ad espandersi.

Mai come in questo momento i concetti spirituali che ci fanno crescere in consapevolezza, devono essere dei messaggi universali, che quando si apprendono, devono coinvolgere e “risuonare” in chiunque … e non escludere nessuno.

Tra gli insegnamenti più importanti (ed è un piacere, per me, condividere con chiunque sia interessato) che hanno arricchito fino ad oggi la mia vita, penso possano essere riassunti nei seguenti concetti:

1) rendersi conto che oltre questo corpo fisico mortale (che prima o poi lasceremo) esiste un corpo energetico, ben più importante … ovvero, la nostra Vera Essenza ... che invece è immortale. Ed è a questa “forse” a cui si riferiva (Colui che ha creato tutte le cose, visibili ed invisibili) quando accennava al fatto che ci ha creato a sua immagine e somiglianza?

2) come esistono i sensi materiali esistono anche quelli spirituali chi non li percepisce è solo perché non li ha ancora sviluppati (proprio come succede per i muscoli, se non si utilizzano, sono semplicemente come atrofizzati) ma ci sono.

3) inoltre … sapere che questa vita è una delle tante che abbiamo avuto, dove in ognuna, abbiamo imparato alcune cose, e ne abbiamo molte altre da apprendere. Un po’ come a scuola, se non si superava un esame, “dovevamo ritornare” a ripeterlo.

Grazie a questo nuovo modo di vedere, … col tempo … si amplia la nostra visione … e tante cose di questo mondo, che non capiamo e che possiamo vedere come un insieme di ingiustizie, queste pian piano si sciolgono e ci donano nuovi e diversi livelli di comprensione. Il concetto di causa ed effetto, “come uno semina, raccoglie”, non è più solo limitato “al piccolo arco di tempo”, di una sola vita, ma c’è un passato che non ha inizio con la nostra data di nascita, ma va molto più indietro.

Tutti … credenti o non, abbiamo un'unica certezza ovvero che questo corpo materiale,quando non funzionerà più, o prima o dopo dovremo lasciarlo. In oriente questo concetto, che c’è una nostra Vera Essenza che passa da un corpo ad un altro (… o da un livello di esistenza ad un altro), è un dato di fatto e viene espresso nel seguente modo : anziché dire “quando morirò” usano l’espressione “quando lascerò il corpo”, mentre in tante altre filosofie (o nella nostra cultura cristiana) è più o meno celato; ma ci sono molti testi che parlano delle vite precedenti (reincarnazione) anche nel cristianesimo.

Il conoscere che questo corpo materiale è solo un mezzo, e considerare che tutto ciò che siamo, non ha avuto inizio con la nostra data di nascita, ma che esiste un passato molto più vasto che si può esplorare in tanti modi (un esempio, le innumerevoli testimonianze e i vari libri del Medico psichiatra americano Brian Weiss che pratica sedute di ipnosi regressiva), ci da una risposta a molte domande che tutti, prima o poi si fanno, ovvero sulla nostra vera origine, di conseguenza sul senso di questa vita, ma soprattutto mi ha aperto un mondo infinito di comprensione che si sta espandendo sempre più, man mano che procedo.

Grazie a queste esperienze, si può dedurre che il nostro presente è il risultato delle nostre azioni del passato (sia di questa vita ma ancor di più di quelle precedenti). Quando viviamo delle situazioni poco piacevoli, questa consapevolezza, pian piano comincerà a farci cambiare atteggiamento, ovvero risulterà sempre più assurdo per noi, prendercela con qualche essere superiore che magari ce l’ha con noi o magari pensare che abbiamo avuto una giornata poco fortunata. Ancor più illuminante sarà quando, dentro di noi comincerà a prendere spazio, la certezza che la qualità di vita del nostro futuro, dipenderà dalle azioni che avrò nel presente e da questo momento in poi.

Dal momento che le qualità delle nostre azioni dipendono principalmente da come sono i nostri pensieri, diventa determinante prendere coscienza di come funziona questa nostra mente. La meditazione … e in particolare gli insegnamenti della meditazione Vipassana, ci insegnano a disciplinare questa mente divagante. Praticandola, si scopre quanto è indisciplinata questa nostra mente … e si inizia una parte di quel lavoro che tutti i più grandi illuminati della storia ci invitano a fare, sintetizzata nella famosa esortazione “Conosci te stesso!”

Il termine Vipassana, in lingua Pali, significa “vedere chiaro”. Vedere chiaro, Cosa? La realtà. Questa tecnica riscoperta dal Buddha Gautama più di 2500 anni fa, porterà il praticante ad iniziare ad osservare il proprio respiro. Da questo momento in poi, affinando l’osservazione, gradualmente, comincia un percorso che porterà il praticante a vivere una serie di esperienze. Ad esempio, anche se nessuno dirà al praticante di osservare la mente, ad un certo punto si renderà conto che è proprio quello che sta facendo e grazie a questo, comincerà a comprendere come funziona la sua mente, poi prenderà consapevolezza dell’utilità e dello scopo di questa tecnica, che è quello di "purificare la mente” dai pensieri derivati, dalle sensazioni e da tutta una serie di percezioni. La Meditazione Vipassana, mira a far vivere al praticante, la realtà del momento presente, gli insegna a coltivare la concentrazione, questo porterà ad una diminuzione dei pensieri con tutta una serie di vantaggi. In questo percorso affascinante e soprattutto pratico, sono racchiusi molti racconti del Buddha, che esprimono la grande saggezza di questo personaggio storico e non mancherà di arricchirci interiormente, facendoci conoscere una filosofia di vita e di crescita personale che si snoda attraverso il “Nobile Ottuplice Sentiero” e delle “Quattro Nobili Verità” che porta all’ illuminazione, o se vogliamo alla liberazione che ha come conseguenza il non dover più reincarnarsi nel ciclo Samsarico (scopo principale degl’insegnamenti del Buddha).

Come si diceva, precedentemente, una delle molte cose che si impara in questi percorsi di ricerca personale, è cominciare a vedere le cose da una diversa visuale … a volte … basta ribaltare alcuni concetti … e tutto prende un significato più profondo. Ad esempio, anziché pensare ed affermare “che siamo un corpo mortale con dentro un Spirito immortale”, … cominciare a considerare “che siamo, prima di tutto, uno Spirito immortale che sta facendo delle esperienze terrene, temporaneamente dentro un corpo mortale”. Per alcuni può sembrare la stessa cosa … per altri può cambiare il modo di vivere la propria vita.

Un caro abbraccio.

Roberto.